Ma che bella la nostra biblioteca!

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“Una volta, quando dovevi fare una ricerca andavi in biblioteca, trovavi dieci titoli sull’argomento e li leggevi; oggi invece schiacci un bottone del computer, ricevi una bibliografia di diecimila titoli, e…..”
Iniziava così una chiacchierata con un amico, il quale, proprio parlandomi di ricerche e biblioteca, mi suggeriva di “fare un salto” nella nostra bella, attrezzata, ricca e poco conosciuta “civica”.
Affare fatto: pochi giorni dopo, eccomi al secondo piano di Palazzo Mosca, proprio dove ha sede la “Biblioteca Comunale”.
Biblioteca, nome che deriva dal greco e significa, “libro” e “scrigno”, ed è proprio quello che vediamo entrando: tanti libri contenuti in uno scrigno, che è anche quel meraviglioso Palazzo Mosca.
Poco dopo il nostro ingresso, arriva il Vice-Sindaco, l’avvocato Giuliana Aghemo, con delega alla cultura.
Casuale, gradito, piacevole incontro, attraverso il quale seguiti anche da Paolo Rocco e da Valentina Bertea, bibliotecari, insieme a Maria Teresa Alessio, assente per l’occasione, mantengono, implementano, ordinano questa nostra bella realtà.
La biblioteca è aperta al pubblico ben 23 ore alla settimana, praticamente tutti i giorni sabato mattino compreso. “Un libro è come un sogno”, diceva uno scrittore contemporaneo, ma qui non ci sono solo libri: troviamo nella nostra biblioteca un quotidiano, un settimanale, un mensile – come il nostro Cose Nostre -, tutto a portata di mano nel bel salottino che profuma di carta stampata.
Sono oltre 47.000 i volumi di proprietà della biblioteca e solamente in questo anno ben 2.500 sono quelli “lavorati”, ci spiega il responsabile Paolo Rocco. E per “lavorati” si intendono volumi di nuovo arrivo in biblioteca. La preziosa presenza del Vice Sindaco ci fa ancora rilevare che a breve arriverà una nuova fornitura per un importo di 8.000 euro, fondi stanziati dal Comune.
Parlando con Paolo, si comprende appieno quanto questo lavoro sia per lui un abito su misura. Conosce i volumi, conosce i gusti, le richieste ricorrenti, tutto del pubblico e ci dice di loro bibliotecari: “Siamo votati a essere un servizio per la cultura, l’informazione, lo svago, e il tempo libero”.
Paolo ci parla anche del “Progetto Strega”, gestito dal ben noto e omonimo premio letterario.
È un premio nazionale cui hanno partecipato 155 scuole d’Italia con 2.000 partecipanti di cui ben 8 classi della sola Caselle. Quando usciremo in edicola ci sarà il cosiddetto “Stregato-day”, ovvero il giorno delle votazioni con giudizio dei bambini sul miglior libro che hanno letto.
Un bellissimo modo per animare un po’ di più questo fantastico salotto, dove armonia, silenzio e concentrazione sono di casa.
La nostra biblioteca? Assolutamente da visitare!
Da visitare e fermarsi nei seguenti orari: Lunedì e martedì 10-13 Mercoledì e Giovedì 10-13-14-18
Sabato 9,30-12.30

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Mauro Giordano
Sono nato a Torino il 23 settembre 1947, dove ho studiato e lavorato in tre aziende del settore servizi fino a tutto il 2005, quando, raggiunta l’età pensionabile ho potuto lasciare tutti i miei incarichi. Risiedo a Caselle dal 1970, anno in cui mi sposai trasferendomi da Torino nella nostra città. Fin dal 1970 ebbi l’onore di conoscere ed apprezzare il fondatore del mensile Cose Nostre, il dottor Silvio Passera, il quale fin dal primo numero mi propose di scrivere notizie relative alla Croce Verde, ente di cui facevo parte come milite a Torino e poi come milite della Sezione di Borgaro, poi divenuta Sezione di Borgaro-Caselle essendo stato il fondatore del sodalizio nel 1975. Una più corposa collaborazione con il giornale è avvenuta negli ultimi tempi e sotto la direzione di Elis Calegari, anche per effetto del maggiore tempo disponibile. Attualmente collaboro - con piacere e simpatia -anche alla stesura di notizie generali, ma sempre con matrice sociale. I miei hobby sono sempre stati permeati da una grande curiosità di tutto ciò che mi circonda: persone, fatti, lavoro, natura, buon umore e solidarietà. Ho avuto modo di conoscere tutta l’Italia, ed è questo il motivo che ora desidero dedicare tempo a “Cose Nostre”.

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